Come realizzare una roombox smontabile
Chi di noi miniaturisti o collezionisti non ha mai sognato di avere tanto spazio per riporre i materiali o per esporre bambole, roombox e intere dollhouse?
Anche per chi ha casa grande lo spazio sembra non bastare mai, ne siamo avidi e vorremmo riempirlo con i nostri sogni ma spesso, proprio come per i sogni, dobbiamo accontentarci di un cassetto, un mobile o, per i più fortunati, una stanza.
Mi sono sempre limitata a comporre piccole roombox in scala 1:12 e temo il momento in cui deciderò di montare la casa DeA, che da vent’anni mi guarda sconsolata, chiusa in uno scatolone sotto al letto.
Ho il brutto vizio di rimandare i sogni a tempo indefinito ma quando si tratta di lavoro, il tempo è tiranno e circa dodici anni fa, mi sono trovata costretta a costruire una lightbox casareccia per fotografare le miniature. All’inizio era solo un foglio bianco curvo, bloccato contro la spalliera di una sedia, ed era davvero difficile rincorrere la luce di stanza in stanza, seguendo il sole. Sono passata così a un angolo fatto in cartone pesante, facile da spostare, da riporre e da arredare per fare foto ambientate.
Poi è arrivata, in regalo, una vera lightbox, un cubo di 40 cm di lato, ed ero felicissima, finché non ho aggiunto la scala 1:6 alla 1:12.
Quaranta centimetri chiusi sono troppo pochi per bambole come Momoko o Barbie e le loro stanze arredate. Così ho ripreso l’angolo di cartone pesante, l’ho tagliato in diagonale lungo la base in modo da poter chiudere tutto e renderlo piatto, ho bloccato con lo scotch e ho trovato il modo di sistemare gli sfondi per pareti e pavimento.
Mi sono tuffata in una lunga ricerca in rete e trovato interessanti video per creare rooombox e case, ma niente che potesse aiutarmi a creare una stanza interamente smontabile e che allo stesso tempo non crollasse al primo soffio di vento.
Qualche mese fa mi sono imbattuta nella pubblicità di un corso di fotografia per il cibo e nella pubblicità di uno sfondo smontabile per fare foto alle bambole, entrambi utilizzavano un tassello di legno o plastica con profilo a U in cui infilare gli sfondi rigidi, peccato fossero solo pavimento e una parete mentre a me servivano almeno tre lati e un sistema per cambiare e bloccare le carte decorate degli sfondi.
Altri video, altre pubblicità, altri incastri e quel profilo a U mi ronzava in testa come un favo d’api indaffarato.
Qualche settimana fa il ronzio ha fatto click: bastava mettere i tasselli ad ogni angolo e non tasselli di legno o plastica, ma cartoncino di spessore abbastanza sottile da far accostare i lati senza lasciare spazi e che potesse reggere gli sfondi decorati.
Di che materiale fare i lati? Legno? Cartone pesante? No, meglio il poliplat (o Airplac o carton plume) che è leggero e rigido allo stesso tempo e soprattutto più economico e facile da lavorare.
Ed ecco cosa è uscito fuori
Questo è il video dove spiego come realizzare i tasselli e come montare l’angolo e bloccare gli sfondi.
Qui sotto ci sono gli schemi e le misure dei tasselli
Finalmente ho una roombox grande, adatta a contenere ambientazioni in scala 1:6 e 1:12, con sfondi intercambiabili, che si può facilmente smontare e riporre, inoltre è leggera e se il poliplat si rovina, è facile e poco costoso da cambiare.
Dovrò di nuovo rincorrere il sole, ma ormai ho imparato un po’ di trucchi e sono sicura serviranno meno spostamenti.
Bene, non resta che iniziare a fotografare e magari tirare fuori un paio di sogni da quel cassetto ammuffito ;)
Se hai dubbi o domande, scrivi qui sotto nei commenti o nei commenti sotto al video. A presto!
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