Una cintura col Fimo Leather

A fine maggio ho assistito alla presentazione del nuovo Fimo Leather nel negozio Polymerclay.it dei gentilissimi Cristina e Paolo, dove la dimostratrice della Staedtler, Laura Falaguasta, ci ha mostrato come si lavora questa nuova pasta e alcuni possibili usi.

Mentre la guardavo lavorare e ascoltavo le spiegazioni, mi sono venute in mente tantissime idee su come utilizzarlo e temo non basterà un intero anno per realizzarle tutte :D
Una volta a casa ho pensato a qualcosa di semplice, veloce e soprattutto utile: una cinta.

 cinta e cinta reggi libri con fimo effetto pelle
Una cinta per la mia bambolina steampunk in scala 1:12, che finalmente ha un nome: Minerva Victoria Steel, yeah!
Una cinta per tenere insieme vecchi libri polverosi.
Una cinta dove infilare future borsine, porta provette, armi steampunk.
Due cinte per tenere chiusa una valigia steampunk.
Una cinta per tenere chiusa una cappelliera steampunk.
Un cinturino per gli occhialoni steampunk, i goggles.
Un cinturino per chiudere una polsiera con provette, armi e orologi steampunk.

Già così sarebbe abbastanza, e invece no perché quelle stesse idee possono essere traslate in altri stili, magari in altri colori, per esempio cottage chic o moderno e per una marea di altri oggetti!
Si capisce che sono entusiasta? :D

bambolina in scala 1:12 con libri legati da cinta

Prima che anche gli ingranaggi del tuo cervello vadano in fumo per l’ondata di idee che ti sta per sommergere, seguimi, se vuoi, in questo piccolo tutorial ;)

Qui trovi il video e ancora più giù trovi la lista dei materiali, degli strumenti e le spiegazioni passo passo.


Materiale
  • pasta sintetica FIMO effetto pelle nocciola
  • fil di ferro circa 0,9 mm di spessore
  • colla cianoacrilica

Strumenti
  • cutter
  • pinze a becco piatto
  • tronchesine
  • macchina per la sfoglia
  • vetro o mattonella di ceramica
  • carta forno
  • fornetto elettrico
  • forbici

Esecuzione
Lavora una pallina di pasta effetto pelle per una decina di secondi, poi passala nella macchina per la sfoglia iniziando dallo spessore più grosso e facendo un passaggio per ogni spessore più piccolo fino al penultimo.

Tira delicatamente la pasta ai lati per far emergere la texture finta pelle. Stendila su un piano di vetro o su una mattonella e con il cutter taglia o incidi strisce larghe circa 2 mm.
Stendi un pezzi di carta forno sulla teglia del fornetto che usi per cuocere le paste sintetiche, adagia sopra le strisce appena tagliate, coprile con un altro pezzo di carta forno e metti la teglia nel fornetto caldo.

Cuoci le strisce seguendo le istruzioni sulla confezione della pasta sintetica. La casa produttrice consiglia una temperatura di 130°C per 30 minuti, se usi questo tipo di pasta per la prima volta, fai una prova con pezzetti di pasta di vari spessori prima di cuocere i tuoi lavori.

Dopo la cottura, lascia raffreddare le strisce, finisci di tagliarle se le hai solo incise e accorciale se necessario.
Una volta cotta, questa pasta può essere tagliata con le forbici e cucita con un semplice ago da cucito.

Con le pinze piatte afferra l’estremità del fil di ferro e piegalo con un angolo di 90°, sposta le pinze sul lato più lungo e piega nuovamente a 90°, ripeti per altre quattro volte fino a ottenere un 8 come quello delle cifre digitali (in pratica un rettangolo con un trattino al centro).
Con le tronchesine separalo dal resto del filo e, se necessario, schiaccialo con le pinze per renderlo piatto.
 
Infila una delle strisce nel pezzetto di ferro centrale fino ad avvolgerlo e incolla con la cianoacrilica l’estremità della striscia, tieni premuto finché le due parti di striscia non risultano incollate.
Con le forbici rifila l’estremità libera della cinta e infilala nelal fibbia che si è formata.

Io ti ho guidato fin qui, ora non rimane che liberare la fantasia e scatenarti con tante cinte e questa fantastica, nuova pasta!
Se realizzi qualcosa seguendo il mio video, inviami la foto, sarò felice di condividerla sulla mia pagina Facebook :)
Buon lavoro!

P.S. Questo progetto è solo per uso personale.
Nel video uso materiali e prodotti di aziende. Non lavoro per queste compagnie e loro non mi hanno chiesto di promuovere i loro prodotti.

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