Ciondolo Solaris
Come
promesso ecco il progetto dedicato a Solaris, il romanzo di
fantascienza di Stanislaw Lem, di cui si sta occupando Edu Tube Italia questa settimana, una splendida iniziativa che ho scoperto grazie a Celidonia.
L'aspetto
del ciondolo è fortemente legato al contenuto del libro e l'ho
ideato dopo aver letto il seguente passaggio, nel quale Snaut svela a
Chris, il protagonista, la verità su Solaris.
"Noi partiamo per lo spazio preparati a tutto, cioè pronti al sacrificio, alla solitudine, alla lotta, alla morte. Per modestia, non lo diciamo ad alta voce, ma lo pensiamo dentro di noi di tanto in tanto; pensiamo di essere eccezionali. Intanto, però, non è tutto, il nostro zelo si rivela una posa. Non abbiamo nessuna voglia di conquistare il cosmo, noi vogliamo soltanto allargare fino ai suoi ultimi confini le frontiere della Terra. Certi pianeti devono essere deserti come il Sahara, altri freddi e ghiacciati come il Polo o tropicali come la giungla del Brasile. Siamo umanitari e nobili, non abbiamo intenzione di conquistare altre razze, vogliamo solo trasmettere i nostri valori e in cambio impadronirci del loro patrimonio. Ci crediamo cavalieri dell’ordine del Santo Contatto. Questa è una bugia. Noi cerchiamo solo l’uomo. Non abbiamo bisogno di altri mondi, abbiamo bisogno di specchi. Non sappiamo che cosa farcene degli altri mondi. Uno ci basta, quello in cui sguazziamo. Vogliamo trovare il ritratto idealizzato del nostro mondo! Cerchiamo dei pianeti con una civiltà migliore della nostra… ma che sia l’immagine evoluta di quel prototipo che è il nostro passato primordiale. Dall’altro lato, c’è in noi qualcosa che non accettiamo, contro cui lottiamo; ma che comunque resta, perché dalla Terra non abbiamo portato un distillato di virtù o una statua alata dell’uomo! Siamo arrivati qua così come siamo realmente, e quando l’altra faccia, cioè la parte che manteniamo segreta, si mostra com’è veramente… non riusciamo ad andarci d’accordo!"
Preconcetti, scatole e scatoloni. Maschere.
Cerchiamo
nell'ignoto ciò che conosciamo, il riflesso di noi stessi, e
portiamo dentro di noi il vero abisso sconosciuto, un magma
ribollente di desideri, sogni, paure.
Ecco
perché lo specchio, circondato dal mare ribollente e cangiante di
Solaris.
Un po'
come portare al collo l'esortazione scritta in greco antico nel
tempio di Apollo a Delfi:
"Conosci te stesso"
Passiamo al progetto :)
Materiale
- pasta sintetica lilla, menta, viola, bianco opaco
- specchietto tondo
- gancio di metallo
- polvere di mica opalescente
- Soft glass
- pennello morbido
- bulino
- punta di metallo o stuzzicadenti
- matterello in PVC, legno o macchina per la pasta
- cutter o tappo tondo
1 -
Staccate tre palline di pasta di circa 1,5 cm di diametro dai panetti
di pasta sintetica lilla, menta e viola. Ammorbiditele lavorandole
con le mani, avvicinatele e stendetele in una sfoglia con il
matterello o la macchina per la pasta. Piegate la sfoglia più volte,
nel senso della larghezza, finché non appare una sfumatura nei punti
di contatto tra i colori.
2 - Con
un tappo o un cutter tagliate un cerchio e posizionate lo specchietto
al centro.
Con le
dita spingete la pasta lungo la circonferenza, verso il centro, fino
a formare un bordo bombato. Tenete da parte la pasta avanzata,
servirà al punto 6.
3 -
Muovendo in modo circolare la pallina più grande del bulino, formate
dei vortici e delle piccole onde e tirate un po' di pasta sui bordi
dello specchio per bloccarlo.
4 - Con
la punta di metallo strappate minuscoli pezzetti dal panetto di pasta
sintetica bianca e fateli aderire alle creste delle onde.
5 - Con
un pennello morbido, passate delicatamente la polvere di mica su
tutta la pasta sintetica.
6 -
Con la pasta avanzata al punto 2, formate una pallina di circa mezzo
centimetro di diametro, stendetela fino a formare un cerchietto.
7 -
Poggiate il gancio di metallo sul retro del ciondolo e copritelo con
il cerchietto, spingendo sui bordi per bloccarlo.
Ora
potete cuocere il ciondolo in forno seguendo le istruzioni indicate
sui panetti di pasta sintetica e una volta cotto lasciatelo
raffreddare bene.
8 -
Seguendo le istruzioni sulle confezioni di Soft glass, preparate una
piccola quantità di vetro bicomponente e con l'aiuto della punta di
metallo, passatelo sulla pasta sintetica seguendone le creste e gli
avvallamenti.
Lasciate
asciugare per 24 ore, al riparo dalla polvere e dalla luce.
Infilate
una catenina o un laccetto nel gancio di metallo e indossate il
vostro ciondolo simbolo. Ho
scelto di usare il Soft glass e non una resina liquida per poter dare
alla superficie l'effetto tridimensionale delle onde ed evitare
colature.
Non dimenticate di seguire le splendide iniziative della Solaris Week, qui il programma.
Bellissima iniziativa e bellissimo progetto :)
RispondiEliminaSperiamo riescano a farne tante altre simili :)
EliminaGià, sarebbe bello su diversi libri e autori :)
EliminaSì :D
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